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Dott.ssa Laura Calosso | Psicologia Creativa

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Pratiche olistiche

lasciare andare ansia e stress

25 Novembre 2019 by Laura Calosso Leave a Comment

lasciare andare ansia e stress

“Il primo passo non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei”

L’ansia è un fenomeno complesso e universale di cui tutti facciamo esperienza e svolge una importante funzione adattiva.

Sei spesso ansioso o stressato?

Il primo passo è l’accettazione di ciò che stiamo vivendo, che non significa rinuncia passiva al cambiamento ma esplorazione e conoscenza dei propri limiti. 

L’unico problema con le emozioni meno piacevoli come l’ansia, la paura e la tristezza è che vuoi sbarazzartene, senza comprendere che sono benedizioni sotto mentite spoglie, indice della presenza di un campanello d’allarme per qualcosa che non va e che sarebbe bene cambiare.

Non riesci a lasciare andare pensieri ansiosi o stressanti?
Il tuo corpo ti invia segnali d’allarme che non riesci a controllare?

Imparando a conoscere e gestire le tue emozioni nel corpo, anche attraverso esercizi mirati, potrai diventare alleato dell’ansia, senza che ti impedisca di vivere serenamente!

Lao Tzu, fondatore del Taoismo diceva: se vuoi liberarti di qualcosa devi prima lasciare che si espanda. Così, se vuoi liberarti dall’ansia, devi lasciare che prosperi dentro di te, senza combatterla, senza fuggire da essa, basta prenderne consapevolezza. Solo allora inizia la trasformazione.

Clicca qui e ricevi subito la mia traccia audioguidata di rilassamento via email 

Ecco 7 suggerimenti per lasciare andare ansia e stress

Il segreto per convivere con stress e ansia risiede nella pazienza e nel coltivare la presenza mentale. Ecco alcuni punti importanti per iniziare a coltivare uno stato d’animo positivo anche nei momenti d’ansia e stress:

1. Concentrati sul respiro

Se la nostra vita è troppo frenetica possiamo comunque ricordarci di respirare profondamente portando la nostra attenzione all’addome, oltre che sul petto. In questo modo praticheremo una respirazione più completa che svolgerà una funzione rilassante e distensiva.

Se non hai mai fatto questo genere di esercizi può aiutarti ripetere mentalmente una frase come “Inspiro calma ed espiro tutti i pensieri”.

Trova il tempo di allenare la respirazione, i benefici sono innumerevoli:

  • maggiore equilibrio emotivo
  • maggiore ossigenazione del cervello e rallentamento del battito cardiaco
  • migliore gestione di stress e ansia
  • maggiore consapevolezza posturale
  • miglioramento delle relazioni interpersonali
  • più sicurezza e lucidità nel prendere decisioni
  • aumento del flusso di energia vitale

2. Presta la più completa attenzione a ciò che stai facendo

Lasciamo che le semplici attività quotidiane diventino una sorta di meditazione, svolgiamole con totalità, come fossero la cosa più importante da fare in quel momento.

Cerchiamo di fare solo una cosa alla volta. Impariamo a prestare la massima attenzione a ciò che accade momento dopo momento, lasciando che sia così com’è, vivendolo in tutta la sua interezza.

Cerchiamo di far nostro un semplice esercizio: ogni volta che ci rendiamo conto che la nostra mente è altrove rispetto a ciò che stiamo facendo, richiamiamoci al presente e congratuliamoci con noi stessi per essercene accorti.

3. Trova del tempo per te e per fare le cose che ami

Se la tua vita ultimamente si è ridotta alla soddisfazione dei bisogni primari tuoi, e magari anche della tua famiglia, dedica del momento interamente a te. Potresti avere una passione rimasta nel cassetto alla quale ti piacerebbe dedicare più energie. Ecco, potresti iniziare proprio da quella per coltivare dei momenti di qualità insieme a te stesso. Se pensi che la buona volontà non basti, inizia a scrivere il tuo nome in agenda, programmando questi momenti. Vedrai, sarà rivoluzionario!

4. Non giudicarti

Continuare a darti addosso con pensieri negativi non ti servirà a nulla. Piuttosto quando ti accorgi che stai nuovamente “cadendo” in un circolo vizioso di pensieri stressanti, congratulati con te stesso per essertene accorto e riporta l’attenzione su ciò che stavi facendo. Le parole che ci diciamo sono importanti, il nostro corpo le assorbe come una spugna e il rischio è quello di sviluppare disturbi psicosomatici (cefalee, gastriti ecc…) .

5. Utilizza le tue stesse parole per rilassarti

In qualsiasi momento della tua giornata puoi provare a ripeterti mentalmente alcune frasi che non contengano negazioni (è stato provato che il nostro cervello non le “legge”), che siano al presente e che contengano l’affermazione di ciò che desideri. Ad esempio puoi ripeterti “io sono rilassato” fintanto che non riesci a percepire questa sensazione nel corpo (ad esempio percependoti più tranquillo di quando hai iniziato l’esercizio). Un suggerimento: sii paziente, è possibile che all’inizio tu non creda alle tue parole, per cui non demordere! Ricorda che non si raggiunge il decimo piano, senza prima aver salito ogni piccolo gradino.

6. Ascolta il tuo corpo

Imparare ad ascoltare le sensazioni che accompagnano un gesto spontaneo e naturale come il respiro, apre un canale di comunicazione profonda con i movimenti di vita essenziali del tuo corpo.

Quando siamo in autobus, quando facciamo una passeggiata prestiamo attenzione alle nostre sensazioni corporee, al respiro, ai suoni intorno a noi, alle piante dei piedi che toccano il suolo. Sembrano banali esercizi, ma se praticati con costanza hanno un grande potere trasformativo. Basta provare. Prendi coraggio!

Se fai attività sportiva o palestra, la prossima volta prova a restare in ascolto delle sensazioni fisiche che provi durante l’esercizio fisico. Nota come cambia l’esperienza portando l’attenzione ad esempio esclusivamente ai tuoi piedi o alle tue mani.

Puoi provare inizialmente da seduto portando le  mani posate sulle gambe e restando in ascolto delle sensazioni di contatto tra le mani e le gambe (temperatura, contatto ed eventuali formicolii o vibrazioni)

7. Apprendi una pratica meditativa

La meditazione è l’arte della presenza del vivere. Nei miei percorsi, ancora prima di insegnarti a ritagliare dello spazio per meditare, ti insegno a rendere le tue attività quotidiane momenti di vera e propria meditazione.

Scopri il mio percorso di 10 settimane IO Medito

Come funzionano ansia e stress?

Quando ci troviamo di fronte ad una minaccia fisica o psicologica, il nostro organismo mette in funzione una reazione di allarme che ci prepara a combattere o a fuggire: si attivano, quindi, tutte quelle funzioni neurovegetative come l’aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, sudorazione, tensione muscolare e un conseguente maggiore afflusso di sangue ai muscoli. Improvvisamente diventiamo molto svegli e attenti, le percezioni sensoriali si acuiscono, il sistema digestivo si arresta. Viene inoltre stimolata la ghiandola pituitaria che è responsabile della secrezione di altri ormoni della corteccia surrenale; ci troviamo di fronte ad una reazione di stress, funzionale alla nostra sopravvivenza.

Il problema sorge quando non siamo in grado di servirci in modo costruttivo e adattivo di questi meccanismi. La sovreccitazione dovuta alla reazione allo stress può diventare uno stile di vita, una reazione abituale ad una situazione stressante.
Non è raro, infatti, che molti individui si sentano costantemente tesi, soffrano di aritmie cardiache e siano vittime di tensioni croniche che coinvolgono i muscoli delle spalle, la mandibola, la faccia.
Lo stress potrebbe diventare cronico e portare a gravi conseguenze per la nostra salute fisica e psicologica.

Contattami

Prenota il tuo primo appuntamento: troveremo insieme le strategie più adatte a te per affrontare i momenti di stress, ansia e tensione che stai vivendo.

  • Scopri di più sul mio percorso IO Medito
  • Scopri di più sul mio percorso Elevate Your Energy

Se sei depresso stai vivendo nel passato,
se sei ansioso, stai vivendo nel futuro,
se sei in pace, stai vivendo nel presente

Lao Tzu

Bibliografia

Dennis Lewis (1999) Respirazione naturale Tecniche Nuove.
Kabat-Zinn, J., (1993) Vivere Momento per Momento; Tea Edizioni.
Kabat-Zinn, J., (2011). Dovunque tu vada ci sei già, in cammino verso la consapevolezza; Tea Edizioni.
Lao Tzu (a cura di Browne Walker B., 2009). Tao Te Ching; Oscar Mondadori

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Filed Under: Psicologia e Benessere Tagged With: Ansia, Ansia e Stress, attacchi di panico, Corso di Meditazione Mindfulness, Corso di Training Autogeno, depressione, Disturbi d'Ansia, esercizi antistress, esercizi di respirazione, Liberarsi dell'ansia e delle preoccupazioni, Meditazione, Mindfulness, Pratiche olistiche, Psicologia, psicologo a Genova, psicologo a Torino, Psicosomatica, respirazione diaframmatica, Star bene naturalmente, Stress, Vivere Momento per Momento

Mindfulness

20 Dicembre 2016 by Laura Calosso 1 Comment

Mindfulness

Meditazione Mindfulness

Vivere il presente con consapevolezza

Consapevolezza è accettazione cosciente ed equilibrata dell’esperienza presente.
Non è più complicato di così.
È un aprirsi al momento presente per riceverlo, piacevole o spiacevole che sia, così com’è, senza afferrarlo per prenderlo,
senza respingerlo per rifiutarlo”
Sylvia Boorstein

Quante volte camminando nel tragitto da casa al lavoro non prestiamo attenzione alla strada che percorriamo? Arriviamo a destinazione persi in ricordi del passato, o in pensieri legati ad aspettative e preoccupazioni verso il futuro quali: “più tardi devo ricordarmi di fare questo” – “riuscirò nel mio obiettivo?” o “avrò fatto male a fare quello?”.
Nella vita quotidiana spesso ci accade di inserire il pilota automatico, rivolgendo l’attenzione a qualcosa di diverso rispetto a quello che stiamo facendo, rischiando di perderci il valore del momento. Possiamo vivere anni in uno stato di torpore senza neanche accorgercene, vittime di comportamenti automatici e ripetitivi. Siamo continuamente di corsa,  corriamo a destra e sinistra, fuori e dentro di noi, trasportati da pensieri rispetto a qualcosa che non esiste più o preoccupazioni su eventi non ancora realizzati.

Viviamo in una realtà così frenetica da perderci spesso l’unica vera realtà esistente: il presente, ma se ci fermassimo un istante ad osservare ciò che ci circonda mentre andiamo a casa o al lavoro? e se assaporassimo il primo boccone del nostro pasto con attenzione? se ci fermassimo ad ascoltare il nostro respiro quando ci sentiamo in dubbio su una scelta.. domandiamoci cosa cambierebbe? 

L’insegnamento della pratica Mindfulness

Ciò che mi ha insegnato la Meditazione Mindfulness che la percezione di ogni cosa si modifica se vissuta con consapevolezza: dal gusto di un chicco di uvetta al sorriso di un passante. Meditare è una palestra di vita, ci insegna a vivere con consapevolezza e a guardarci dentro sospendendo il giudizio.

In cosa consiste meditare?

Molte persone si chiedono in cosa consista meditare.
La prima cosa da chiarire a riguardo è l’esistenza di una pratica informale, infatti si può meditare facendo qualsiasi cosa: lavandosi i denti, mangiando, camminando, respirando, pensando.
Sì, ognuna di queste quotidiane azioni può essere fatta con consapevolezza e diventare una pratica meditativa.

Parte fondamentale della pratica consiste nel non lasciarsi travolgere dal continuo flusso di pensieri che spesso ci assale, ma riconoscerne la natura transitoria e osservarli passare, come osserviamo le gocce di pioggia quando piove.

Tutto fa esattamente la stessa cosa: sorge e poi passa.
Come un temporale estivo, sorge e passa.
Consapevoli di questo, possiamo riconoscere l’essenza stessa della vita:
la trasformazione”
Laura Calosso

Osservazione e sospensione del giudizio

L’uomo, per natura, ha la tendenza a restare sotto il flusso costante della cascata di pensieri, emozioni e sensazioni che lo travolgono. Una meditazione rivolta all’osservazione di ciò che mi attraversa nel qui ed ora, permette di fare un passo indietro e di osservare ciò che mi sta accadendo senza subirne il colpo.

Studi internazionali hanno dimostrato scientificamente i benefici che si raggiungono attraverso questa pratica meditativa. Essa permette di osservare le proprie sensazioni fisiche, le emozioni e i pensieri così come si presentano. La pratica consente di esercitare una qualità molto importante: l’osservazione. Osservare il modo in cui pensiamo, sentiamo e ci rapportiamo agli stimoli, ci invita a intraprendere un percorso teso a riconnetterci con il nostro essere più autentico.

Assumendo un atteggiamento non giudicante rispetto ai propri pensieri, anche quando insistenti e ricorrenti, diveniamo consapevoli di ciò che ci accade nel qui e ora, permettendoci di esplorare livelli più profondi di noi stessi. È stato dimostrato che la praticare la consapevolezza e portare attenzione al momento presente allena un’altra qualità profondamente positiva: la compassione.

Compassione e umanità

Nel suo libro The essence of the heart Sutra, his holiness il Dalai Lama scriveva:

La compassione è uno stato della mente che vorrebbe che gli altri fossero liberi dalla sofferenza. Non è passiva, non è solo empatia, ma piuttosto un altruismo empatico che attivamente lotta per liberare gli altri dalla sofferenza. La compassione genuina deve avere sia saggezza che amore e rispetto.

Ma allora perché essere compassionevoli e non giudicanti nei confronti di sé stessi e degli altri è così difficile?
Siamo cresciuti con l’idea che le difficoltà vadano affrontate e sopportate senza lamentarci. Non siamo abituati a trattarci con gentilezza, a guardare con atteggiamento non giudicante i nostri limiti e le nostre debolezze, in modo da comprenderle nel più largo contesto dell’esperienza umana.

Provare compassione nei confronti di sé stessi è importante per indirizzarla verso il prossimo. Un dialogo interiore aspro o severo porta facilmente al giudizio e alla mancanza di compassione anche verso l’altro. Essere un po’ più morbidi, gentili e delicati verso sé stessi guardando agli insuccessi, alle imperfezioni e alle debolezze come a qualcosa che rientra nella sfera dell’umana fallibilità, può regalarci una grande pace interiore.

Catturati dalla frenesia del mondo che ci circonda, temiamo che la meditazione come l’autocompassione siano sinonimo di indulgenza o passività, pensando che un atteggiamento di continua autocritica possa spingerci al miglioramento. Invece è essenziale, per vivere il presente con consapevolezza, smettere di giudicarci per quello che siamo o che siamo stati, e interrompere queste lotte interiori a cui ci spinge il perfezionismo.

Alcuni studi hanno dimostrato che le persone più autocompassionevoli sono meno ansiose e depresse, godono di maggiore autostima e sperimentano meno emozioni negative come ostilità, rabbia, paura.

Quando la Scienza incontra la Tradizione

Il termine Meditazione deriva dal latino meditatio, che significa riflessione.
Con essa s’intende quell’insieme di pratiche volte a portare l’attenzione ad un focus interno (sensazioni corporee, pensieri, immagini), esterno (oggetti, fonti luminose o altro), o su nulla in particolare.

Un esempio di Meditazione, che attualmente è stata validata e applicata in ambito clinico è la Mindfulness. Il termine Mindfulness deriva dalla traduzione inglese della parola Sati in lingua Pali, che significa attenzione consapevole.

Si tratta di una forma di meditazione che vanta una storia di oltre duemilacinquecento anni e affonda le sue radici nelle tradizioni contemplative buddhiste. Seppure derivi da questa tradizione, le sua pratica non è necessariamente connessa a questa ideologia, essendo una forma di meditazione universalmente accessibile al di là di ogni sistema di credenze. Si può meditare con un intento spirituale, di crescita personale, religioso, filosofico, ma anche per il puro scopo di essere presenti a noi stessi.

Solitamente, quando pensiamo al termine meditazione, la prima immagine che affiora alla mente è quella di una persona buddhista o induista, probabilmente orientale, seduta nella posizione del loto, in silenzio, ad occhi chiusi, con il pollice e indice delle mani giunte.

In realtà esistono davvero molteplici varianti, che si diversificano per tecniche e scopi, di questa pratica. Riassumendo la Meditazione:

  1. È universale (diffusa tanto in Oriente quanto in Occidente).
  2. Non è necessariamente associata ad un intento religioso.
  3. Ha effetti benefici, scientificamente provati e validati.
  4. Esistono molte diverse posizioni per meditare, anche in movimento e ad occhi aperti.

I benefici della pratica

La Meditazione Mindfulness ricorda di vivere con consapevolezza, senza subire ansia e preoccupazioni, calati nell'unica vera realtà: il presente.

Negli ultimi trent’anni la Meditazione Mindfulness è entrata a far parte degli strumenti clinici per la cura di diversi disturbi quali ansia, depressione, dolore cronico, stress e disordini alimentari. Ne sono stati dimostrati gli effetti sugli equilibri cellulari, e verificata l’efficacia anche nello stimolo della risposta immunitaria, contribuendo a migliorare condizioni mediche diagnosticate. Meditatori esperti mostrano anche un rallentamento dell’invecchiamento cellulare grazie all’influenza diretta sui meccanismi biochimici che proteggono la trasmissione del DNA.

I risultati di una pratica costante sono formidabili :

  • Miglioramento del funzionamento del sistema immunitario ;
  • Riduzione dell’ansia e del senso di irrequietezza;
  • Riduzione dello stress e del senso di irritabilità ;
  • Diminuzione di tristezza e stati depressivi ;
  • Diminuzione del dolore e dell’infiammazione a livello cellulare ;
  • Aumento delle emozioni positive ;
  • Aumento delle capacità di concentrazione ;
  • Miglioramento della capacità di autocontrollo;
  • Miglioramento delle capacità di memoria e di attenzione multipla ;
  • Contrasto dei disordini alimentari ;
  • Miglioramento della creatività e della capacità di pensare fuori dagli schemi ;
  • Rallentamento dell’invecchiamento cellulare in meditatori esperti. 

Vieni a provare nelle sedi di Genova e Torino:

Visita la pagina dedicata al corso, partecipa a una serata di presentazione gratuita a Genova o Torino.
Contattami per partecipare ad una prova gratuita o per approfondire l’argomento.

Sai qual è stato il mio più grande progresso?
Sono diventato amico di me stesso.
Seneca

Bibliografia

Kabat-Zinn, J., (2011). Dovunque tu vada ci sei già, in cammino verso la consapevolezza; Tea Edizioni.

Preziosi, E., (2016). Corso di Meditazione di Mindfulness, conosco, conduco, calmo il mio pensare; Franco Angeli Editore.

Porcelli, P., (2009). Medicina psicosomatica e psicologia clinica: modelli teorici, diagnosi e trattamento. Raffaello Cortina Editore, Milano.

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