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Dott.ssa Laura Calosso | Psicologia Creativa

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Mindfulness

lasciare andare ansia e stress

25 Novembre 2019 by Laura Calosso Leave a Comment

lasciare andare ansia e stress

“Il primo passo non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei”

L’ansia è un fenomeno complesso e universale di cui tutti facciamo esperienza e svolge una importante funzione adattiva.

Sei spesso ansioso o stressato?

Il primo passo è l’accettazione di ciò che stiamo vivendo, che non significa rinuncia passiva al cambiamento ma esplorazione e conoscenza dei propri limiti. 

L’unico problema con le emozioni meno piacevoli come l’ansia, la paura e la tristezza è che vuoi sbarazzartene, senza comprendere che sono benedizioni sotto mentite spoglie, indice della presenza di un campanello d’allarme per qualcosa che non va e che sarebbe bene cambiare.

Non riesci a lasciare andare pensieri ansiosi o stressanti?
Il tuo corpo ti invia segnali d’allarme che non riesci a controllare?

Imparando a conoscere e gestire le tue emozioni nel corpo, anche attraverso esercizi mirati, potrai diventare alleato dell’ansia, senza che ti impedisca di vivere serenamente!

Lao Tzu, fondatore del Taoismo diceva: se vuoi liberarti di qualcosa devi prima lasciare che si espanda. Così, se vuoi liberarti dall’ansia, devi lasciare che prosperi dentro di te, senza combatterla, senza fuggire da essa, basta prenderne consapevolezza. Solo allora inizia la trasformazione.

Clicca qui e ricevi subito la mia traccia audioguidata di rilassamento via email 

Ecco 7 suggerimenti per lasciare andare ansia e stress

Il segreto per convivere con stress e ansia risiede nella pazienza e nel coltivare la presenza mentale. Ecco alcuni punti importanti per iniziare a coltivare uno stato d’animo positivo anche nei momenti d’ansia e stress:

1. Concentrati sul respiro

Se la nostra vita è troppo frenetica possiamo comunque ricordarci di respirare profondamente portando la nostra attenzione all’addome, oltre che sul petto. In questo modo praticheremo una respirazione più completa che svolgerà una funzione rilassante e distensiva.

Se non hai mai fatto questo genere di esercizi può aiutarti ripetere mentalmente una frase come “Inspiro calma ed espiro tutti i pensieri”.

Trova il tempo di allenare la respirazione, i benefici sono innumerevoli:

  • maggiore equilibrio emotivo
  • maggiore ossigenazione del cervello e rallentamento del battito cardiaco
  • migliore gestione di stress e ansia
  • maggiore consapevolezza posturale
  • miglioramento delle relazioni interpersonali
  • più sicurezza e lucidità nel prendere decisioni
  • aumento del flusso di energia vitale

2. Presta la più completa attenzione a ciò che stai facendo

Lasciamo che le semplici attività quotidiane diventino una sorta di meditazione, svolgiamole con totalità, come fossero la cosa più importante da fare in quel momento.

Cerchiamo di fare solo una cosa alla volta. Impariamo a prestare la massima attenzione a ciò che accade momento dopo momento, lasciando che sia così com’è, vivendolo in tutta la sua interezza.

Cerchiamo di far nostro un semplice esercizio: ogni volta che ci rendiamo conto che la nostra mente è altrove rispetto a ciò che stiamo facendo, richiamiamoci al presente e congratuliamoci con noi stessi per essercene accorti.

3. Trova del tempo per te e per fare le cose che ami

Se la tua vita ultimamente si è ridotta alla soddisfazione dei bisogni primari tuoi, e magari anche della tua famiglia, dedica del momento interamente a te. Potresti avere una passione rimasta nel cassetto alla quale ti piacerebbe dedicare più energie. Ecco, potresti iniziare proprio da quella per coltivare dei momenti di qualità insieme a te stesso. Se pensi che la buona volontà non basti, inizia a scrivere il tuo nome in agenda, programmando questi momenti. Vedrai, sarà rivoluzionario!

4. Non giudicarti

Continuare a darti addosso con pensieri negativi non ti servirà a nulla. Piuttosto quando ti accorgi che stai nuovamente “cadendo” in un circolo vizioso di pensieri stressanti, congratulati con te stesso per essertene accorto e riporta l’attenzione su ciò che stavi facendo. Le parole che ci diciamo sono importanti, il nostro corpo le assorbe come una spugna e il rischio è quello di sviluppare disturbi psicosomatici (cefalee, gastriti ecc…) .

5. Utilizza le tue stesse parole per rilassarti

In qualsiasi momento della tua giornata puoi provare a ripeterti mentalmente alcune frasi che non contengano negazioni (è stato provato che il nostro cervello non le “legge”), che siano al presente e che contengano l’affermazione di ciò che desideri. Ad esempio puoi ripeterti “io sono rilassato” fintanto che non riesci a percepire questa sensazione nel corpo (ad esempio percependoti più tranquillo di quando hai iniziato l’esercizio). Un suggerimento: sii paziente, è possibile che all’inizio tu non creda alle tue parole, per cui non demordere! Ricorda che non si raggiunge il decimo piano, senza prima aver salito ogni piccolo gradino.

6. Ascolta il tuo corpo

Imparare ad ascoltare le sensazioni che accompagnano un gesto spontaneo e naturale come il respiro, apre un canale di comunicazione profonda con i movimenti di vita essenziali del tuo corpo.

Quando siamo in autobus, quando facciamo una passeggiata prestiamo attenzione alle nostre sensazioni corporee, al respiro, ai suoni intorno a noi, alle piante dei piedi che toccano il suolo. Sembrano banali esercizi, ma se praticati con costanza hanno un grande potere trasformativo. Basta provare. Prendi coraggio!

Se fai attività sportiva o palestra, la prossima volta prova a restare in ascolto delle sensazioni fisiche che provi durante l’esercizio fisico. Nota come cambia l’esperienza portando l’attenzione ad esempio esclusivamente ai tuoi piedi o alle tue mani.

Puoi provare inizialmente da seduto portando le  mani posate sulle gambe e restando in ascolto delle sensazioni di contatto tra le mani e le gambe (temperatura, contatto ed eventuali formicolii o vibrazioni)

7. Apprendi una pratica meditativa

La meditazione è l’arte della presenza del vivere. Nei miei percorsi, ancora prima di insegnarti a ritagliare dello spazio per meditare, ti insegno a rendere le tue attività quotidiane momenti di vera e propria meditazione.

Scopri il mio percorso di 10 settimane IO Medito

Come funzionano ansia e stress?

Quando ci troviamo di fronte ad una minaccia fisica o psicologica, il nostro organismo mette in funzione una reazione di allarme che ci prepara a combattere o a fuggire: si attivano, quindi, tutte quelle funzioni neurovegetative come l’aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, sudorazione, tensione muscolare e un conseguente maggiore afflusso di sangue ai muscoli. Improvvisamente diventiamo molto svegli e attenti, le percezioni sensoriali si acuiscono, il sistema digestivo si arresta. Viene inoltre stimolata la ghiandola pituitaria che è responsabile della secrezione di altri ormoni della corteccia surrenale; ci troviamo di fronte ad una reazione di stress, funzionale alla nostra sopravvivenza.

Il problema sorge quando non siamo in grado di servirci in modo costruttivo e adattivo di questi meccanismi. La sovreccitazione dovuta alla reazione allo stress può diventare uno stile di vita, una reazione abituale ad una situazione stressante.
Non è raro, infatti, che molti individui si sentano costantemente tesi, soffrano di aritmie cardiache e siano vittime di tensioni croniche che coinvolgono i muscoli delle spalle, la mandibola, la faccia.
Lo stress potrebbe diventare cronico e portare a gravi conseguenze per la nostra salute fisica e psicologica.

Contattami

Prenota il tuo primo appuntamento: troveremo insieme le strategie più adatte a te per affrontare i momenti di stress, ansia e tensione che stai vivendo.

  • Scopri di più sul mio percorso IO Medito
  • Scopri di più sul mio percorso Elevate Your Energy

Se sei depresso stai vivendo nel passato,
se sei ansioso, stai vivendo nel futuro,
se sei in pace, stai vivendo nel presente

Lao Tzu

Bibliografia

Dennis Lewis (1999) Respirazione naturale Tecniche Nuove.
Kabat-Zinn, J., (1993) Vivere Momento per Momento; Tea Edizioni.
Kabat-Zinn, J., (2011). Dovunque tu vada ci sei già, in cammino verso la consapevolezza; Tea Edizioni.
Lao Tzu (a cura di Browne Walker B., 2009). Tao Te Ching; Oscar Mondadori

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Filed Under: Psicologia e Benessere Tagged With: Ansia, Ansia e Stress, attacchi di panico, Corso di Meditazione Mindfulness, Corso di Training Autogeno, depressione, Disturbi d'Ansia, esercizi antistress, esercizi di respirazione, Liberarsi dell'ansia e delle preoccupazioni, Meditazione, Mindfulness, Pratiche olistiche, Psicologia, psicologo a Genova, psicologo a Torino, Psicosomatica, respirazione diaframmatica, Star bene naturalmente, Stress, Vivere Momento per Momento

Stress lavoro-correlato

16 Ottobre 2018 by Laura Calosso Leave a Comment

Stress lavoro-correlato

“Non ce la faccio più.
mi sveglio al mattino e spesso mi capita di rigettare.
La sola idea di dover tornare sul posto di lavoro domattina mi fa già stare male”

Così esordiva Ilaria (così la chiameremo per rispetto alla sua privacy).

Ilaria lavora per una grande azienda, dove detiene un ruolo importante.
Ciò nonostante si sente totalmente sommersa dal lavoro, che suscita in lei sintomi psicofisici di stress ed emozioni contrastanti, lasciando poco spazio alla propria vita privata.

Ilaria ha sempre avuto passione per il proprio mestiere, ma l’aumento della mole di lavoro e il cambiamento degli equilibri interni all’azienda hanno fatto emergere in lei un meccanismo già presente sullo sfondo dei suoi vissuti: la paura del giudizio.

Nella medicina del lavoro lo stress lavoro-correlato può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell’ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste, portando inevitabilmente nel medio e lungo termine ad un vasto spettro di sintomi o disturbi che vanno dal mal di testa, ai disturbi gastrointestinali e/o patologie del sistema nervoso (quali disturbi del sonno, sindrome da fatica cronica ecc…) fino a casi di burn-out o collasso nervoso.

Il timore di essere reputata incapace di gestire la complessa situazione lavorativa, di cui si sente molto responsabile, ha fatto crescere in Ilaria l’ansia da prestazione:

“rispondo alle email a tutte le ore del giorno e della notte (weekend incluso),
sono spesso nervosa e insofferente e nonostante l’impegno che ci metto sembra che il mio lavoro non sia mai abbastanza. Quando torno a casa dalla mia famiglia non sono più come prima e me ne dispiaccio.
mi sento sommersa”

La storia di Ilaria mostra come una situazione particolarmente stressante sul lavoro possa alterare gli equilibri emotivi, fisici e relazionali delle persone.

Esistono storie di vita molto diverse, che parlano tutte dello stesso fenomeno: lo stress correlato al lavoro. Alcune volte la situazione emerge da dinamiche di potere sul posto di lavoro che mettono a dura prova la resilienza delle persone, altre volte da momenti di vita particolarmente stressanti.

In queste e in altre condizioni è importante fermarsi un momento
per fare un passo indietro e osservare la situazione dall’esterno.

Sì, ok, la situazione non sarà delle migliori e molte volte non passiamo fare nulla per cambiare la realtà del nostro posto di lavoro.

Ciò che possiamo fare, è cambiare la nostra prospettiva ed essere più consapevoli.

Potrà sembrarti banale, ma cambiando prospettiva potrai accorgerti di molte cose che nella quotidianità “dai per scontate” e sulla quale puoi ancora agire. Molte volte arriviamo ad accumulare una gran dose di stress e rabbia, senza accorgerci come ci siamo arrivati.

Come uscirne? imparando a essere più consapevoli. Facile a dirsi…

…dirai: “beh, la fai semplice così”

Sì, hai ragione: le situazioni che viviamo sono spesso complicate e non è sempre possibile risolvere tutto con la consapevolezza, ma possiamo utilizzarla per farlo.

Di cosa sto parlando?

Di un concetto teoricamente facile, ma più complesso nella pratica.
Per esempio, ti chiedo, mentre stai leggendo queste righe…

sei comodo in questo momento?

Molti di noi passano l’intera giornata seduti sul posto di lavoro con i muscoli tesi e contratti, tanto che la sera ne risentono fisicamente.

Se ti sei appena accorto di non esserlo…

…prenditi un minuto per cambiare posizione, fare un respiro profondo per tornare nuovamente a leggere.

Come stai adesso?

Esercitare consapevolezza significa questo: ascoltarsi, osservare le proprie percezioni sensoriali, emozioni e pensieri senza esserne silenziosamente travolti.

Questo vuole essere solo un piccolo spunto di riflessione rispetto alla mole di strategie che possiamo apprendere con la pratica.

A cosa serve l’osservazione?

Per smettere di cadere nel “tranello mentale” di identificarci con un solo aspetto di noi o con un nostro pensiero, ad esempio:

“non riesco a fare questa cosa”
diventa troppo spesso
“sono un’incapace”

La verità è che, spesso, siamo noi i primi a giudicarci e a pretendere troppo da noi stessi. Potrai convenire con me che le situazioni sono complesse ma noi non ci accorgiamo di renderle ancora più complicate…

…ma se porterai questa attenzione nella tua vita, potrai davvero trarne un beneficio.
Qualsiasi sia la tua situazione in questo momento, da un punto di vista lavorativo o personale, migliorando la tua capacità di ascoltarti, potrai migliorare il tuo stato di benessere, a partire da te.

La storia di Ilaria può essere anche la tua storia

Ilaria ha saputo cogliere questo momento di crisi come occasione di crescita, intraprendendo un percorso di consapevolezza:

Da quando ho iniziato a praticare esercizi di respirazione e di Mindfulness, che posso tranquillamente esercitare anche nei momenti più faticosi mentre lavoro, la mia vita è cambiata. Ho ripreso a lavorare con più serenità e motivazione, sono meno irritabile con colleghi e familiari; lo stress non è più una valanga che mi travolge, ma è qualcosa che riesco a gestire con un altro spirito.

La storia di Ilaria dimostra come cambiare il nostro approccio alle situazioni possa davvero modificare la qualità della nostra esperienza in merito.

Una pratica di consapevolezza

Per questa ragione, alcune delle più grandi aziende al mondo hanno iniziato a investire sul benessere dei propri dipendenti, facendo loro seguire corsi di Mindfulness e notando un reale miglioramento nella prestazione lavorativa delle persone.

La Mindfulness, oltre a essere un metodo efficace (provato ormai da più di 5000 ricerche scientifiche), può diventare un vero e proprio stile di vita.

Vivere con consapevolezza può permetterti di affrontare le sfide che la vita ti riserva e renderti davvero capace di gestire stress, ansia e tensioni sul lavoro e nella vita.

Così è stato anche per me. Anche per questo ho deciso di formarmi per condividerlo con gli altri.

Se ti senti sommerso dal tuo lavoro, contattami. Insieme troveremo il modo di trasformare questo malessere in una reale occasione di crescita.

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Filed Under: Disturbi Psicologici Tagged With: Ansia, azienda, consapevolezza, Corso di Mindfulness, esercizi di consapevolezza, lavoro, Mindfulness, psicologo a Genova, psicologo a Torino, sintomi psicosomatici, Stress, stress lavoro-correlato, stress sul lavoro

Corsi intensivi di benessere

29 Luglio 2018 by Laura Calosso Leave a Comment

Corsi intensivi di benessere

Giornate di benessere integrato

Ogni anno, mi piace proporre una giornata di benessere per condividere quelle principali pratiche di benessere psico-corporee che pratico e insegno con costanza nella mia quotidianità. Ormai dal 2018, insieme alla mia carissima collega Maria Elena Marchionatti, studiamo e proponiamo giornate con pratiche sempre nuove.

Ecco i nostri prossimi appuntamenti:

  1. CIRIÈ (Via Matteotti 16, provincia di Torino) – 1 Febbraio 2020.
  2. GENOVA (Via Pisa 12/7) 28 Marzo 2020.

DI COSA SI TRATTA?
Giornate intensive dedicate al benessere e
all’equilibrio mente-corpo attraverso pratiche guidate di:
Yoga
Mindfulness
Pilates Posturale
Tecniche di respirazione e
Training Autogeno (Rilassamento)

Maria Elena ha una formazione olistica davvero sorprendente:
Alcuni di voi avranno già avuto modo di conoscerla nelle precedenti edizioni…
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– Psicologa
– Naturopata specializzata in Psicosomatica e Nutraceutica
– Operatrice clinica in Training Autogeno e Tecniche Ipnotiche
– Istruttrice di Pilates Posturale e Yoga Integrale

Non è necessario essere praticanti di yoga o meditazione per partecipare. Per il resto non occorre portare nulla, se non un abbigliamento comodo e, se lo desideri, delle calze antiscivolo.

IL COSTO
L’intera giornata ha un costo di 90 euro…
ma se ti iscriverai in anticipo potrai spenderne 70!

DOVE
A Genova in Via Pisa 12/7 (terzo piano)
A Ciriè presso la sede di Via Matteotti 16

INFO/PRENOTAZIONI

Per maggiori informazioni contattami (anche via whatsapp) al numero 3319906917 , oppure compila il seguente modulo:

DEDICATO AI PIÙ CURIOSI:

La primissima giornata di benessere integrato, nasce dopo la mia esperienza in Indonesia nel settembre del 2018.
Durante questo lungo viaggio ho potuto meditare sul Borobudur all’alba, seguire classi di Mindful Yoga nel centro di Ubud (nella magnifica Bali) e ammirare la bellezza di luoghi così diversi e lontani, ma al tempo stesso spiritualmente vicini e familiari.

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Alba sul Borobudur Temple

Prima di partire ho deciso di portare con me un taccuino dove poter scrivere idee, spunti e nuovi progetti. Ed è proprio da qui che è nata l’idea di questa giornata intensiva, dedicata a persone che, come me, si sono avvicinate alla pratica del Training Autogeno e della Mindfulness con un comune obiettivo: STARE BENE!

È bastato poi sentire Maria Elena, scoprendo che aveva iniziato a maturare la mia stessa idea: realizzare un intensivo di benessere integrato con le nostre competenze!

Sarò felice di averti con noi, potrai scoprire quanto la pratica insieme possa essere, oltre che profonda, anche divertente!

Stay tuned/Resta collegato
Laura

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Filed Under: Psicologia e Benessere Tagged With: benessere, Corso di Training Autogeno, eventi benessere, genova, gestire ansia e stress, Meditazione, Mindfulness, Pilates posturale, respirazione, respiro consapevole, rilassamento, tecniche di rilassamento, training autogeno, training autogeno genova, yoga

7 fondamenti della pratica Mindfulness

10 Giugno 2018 by Laura Calosso Leave a Comment

7 fondamenti della pratica Mindfulness

I 7 fondamenti Mindfulness
da portare nella propria quotidianità

Di seguito potrai leggere i principi fondamentali della Mindfulness che, attraverso la pratica, potranno svilupparsi ed estendersi alla tua vita quotidiana.

Se la meditazione deve funzionare, noi dobbiamo essere disposti a collaborare, ad affrontare quando occorre il buio e la disperazione, ripetutamente se necessario, senza sfuggirli o neutralizzandoli nei mille modi che sappiamo inventare per evitare l’inevitabile. (…)

Quando pratichiamo la meditazione, in realtà riconosciamo che in quel momento stiamo percorrendo il cammino della vita, in questo e in ogni momento che viviamo. E’ più corretto interpretare la meditazione come “modalità” che come tecnica. E’ un Modo di Essere, un Modo di Vivere, un Modo di Ascoltare, un Modo di Percorrere il cammino della vita, in armonia con le cose così come sono. Questo vuol dire ammettere in parte che a volte, spesso in momenti assai decisivi, non si ha veramente idea di dove si stia andando o persino di quale sia il cammino …”

J. Kabat-Zinn (Tratto dal libro : Dovunque tu vada ci sei già)

Non-giudizio

La mente formula giudizi in continuazione: “mi piace”, “ non mi piace”, “che noia..!”.
Questo fa parte della nostra esperienza e ci aiuta a dirigere le nostre scelte quotidiane. Talvolta però diventa ingombrante e si trasforma in una sorta di giudice interno che ci dice come noi stessi, gli altri o le situazioni “devono o non devono essere”. Durante la meditazione ci concediamo la possibilità di osservare i nostri giudizi senza reprimerli, ma senza la necessità di dover re-agire in base ad essi.

Pazienza 

La pazienza è una forma di saggezza.
Lasciamo che le cose possano accadere da sé, rispettando il loro tempo.
Meditare è come coltivare un fiore: ci occupiamo di creare le condizioni favorevoli alla crescita della pianta, ce ne prendiamo cura tutti i giorni e, praticando con pazienza, lasciamo che possa sbocciare quando giunge il momento.

Mente del Principiante

A volte diamo per scontato ci che è ordinario, vivendo come ovvio il quotidiano.
Così facendo, spesso, ci perdiamo la bellezza di godere delle piccole cose che ogni momento ci riserva. Meditando, coltiviamo una mente che possa riscoprire la meraviglia del “non sapere”, dei “dettagli” che passano in secondo piano durante le nostre giornate.
Hai mai notato i dettagli dei palazzi più vicini a casa tua? Sapresti descriverne la facciata, i dettagli dei balconi, i colori o il numero di piani?

Fiducia 

Un po’ alla volta scopriamo che il maestro è già qui, dentro di noi.
Aprendoci con fiducia all’esperienza impariamo a creare spazio affinché le nostre qualità possano esprimersi.

Non-Sforzo

Se quando pratichiamo ci sforziamo di trarne qualcosa al nostro servizio, stiamo coltivando quello che facciamo sempre: combattere con la realtà per piegarla al nostro volere.
Il risultato è spesso un tentativo forzato di cambiamento che non ne rispetta i tempi. Proviamo a lasciare andare questa nostra tensione di fondo, questa ricerca affannosa.
Il cambiamento arriva proprio quando ci consentiamo di non cercarlo.

Accettazione

Accettare le cose così come sono significa smettere di affannarsi contro di esse.
Non si tratta di diventare passivi nei confronti dell’esperienza, quanto di permettersi di osservarla per come si presenta con maggiore chiarezza, anche nella sua imperfezione, per orientare con saggezza le nostre intenzioni future.
In questo modo non scappiamo dalla realtà, ma ci permettiamo di viverla con consapevolezza.

Lasciare andare 

Notiamo che spesso siamo travolti da una cascata di pensieri, emozioni e sensazioni del quale vorremmo disfarci quando non ci piacciono o cercare di trattenere il più possibile quando ci danno piacere.L’uomo, per natura, ha la tendenza a restare sotto il flusso costante della cascata di pensieri, emozioni e sensazioni che lo travolgono. Una meditazione rivolta all’osservazione di ciò che mi attraversa nel qui ed ora, permette di fare un passo indietro e di osservare ciò che mi sta accadendo senza subirne il colpo. Durante la pratica meditativa compiamo l’atto intenzionale di fare un passo indietro e osservare questo flusso scorrere di fronte a noi, come si guarda scorrere il getto di una cascata, come si osservano le immagini di un film proiettate al cinema. Lasciare andare significa lasciare essere.

L’insegnamento della pratica Mindfulness

La pratica Mindfulness mi ha insegnato che la percezione di ogni cosa si modifica se vissuta con piena consapevolezza: dal gusto di un chicco di uvetta al sorriso di un passante. Meditare è una palestra di vita, ci insegna a vivere a pieno e a guardarci dentro sospendendo il giudizio.

Per approfondimenti sul corso di Mindfulness visita la pagina dedicata al corso.

Filed Under: Psicologia e Benessere Tagged With: accettazione, Ansia e Stress, consapevolezza, Corso di Mindfulness, Dovunque tu vada ci sei già, fiducia, J. Kabat-Zinn, lasciare andare, Meditazione, mente del principiante, Mindfulness, non giudizio, non sforzo, pazienza, pazienza è saggezza, vivere con consapevolezza

56 giorni di consapevolezza

31 Gennaio 2018 by Laura Calosso Leave a Comment

56 giorni di consapevolezza

#56giornidiconsapevolezza è un progetto che nasce il 4 Aprile 2017, a Torino.
Parola chiave: condividere. Quando le persone intraprendono insieme un percorso di crescita personale, per me è fondamentale camminare insieme, condividere difficoltà, resistenze e soddisfazioni. Per questo la sera del 4 Aprile ho deciso di scattare una foto al giorno per 8 settimane.

Il mio intento?

Utilizzare la tecnologia per accompagnare la pratica quotidiana di coloro che stavano iniziando il percorso di Mindfulness e/o Training Autogeno, per un totale di 56 giorni verso una maggiore consapevolezza di sé.

All’inizio di ogni corso in gruppo mi piace proporre a ciascun partecipante di trovare un proprio gesto quotidiano (lavarsi i denti, fare la doccia, mangiare, lavare i piatti, scrivere ecc…) da fare con estrema lentezza per disinserire il pilota automatico, che spesso ci impedisce di vivere a pieno il momento presente. Ebbene quella sera ho deciso di scattare la fotografia #1 :

La mia esperienza

Riscoprire il piacere di vivere ogni giorno un momento rituale, senza fretta, da imprimere curandone le parole in modo da poterne condividere il contenuto, mi hanno permesso di assimilare quotidianamente l’esperienza che stavo vivendo; e cosa più preziosa, di praticare quotidianamente l’attenzione al qui e ora.

Impressioni

Di seguito ho selezionato solo un estratto del progetto #56giornidiconsapevolezza, ma potrai trovare tutte le foto sul mio profilo Instagram. Nonostante non sia solita condividere sui social momenti e riflessioni personali, grazie a questo progetto mi sento di condividere che ho potuto:

  • Dedicare ogni giorno almeno 15 minuti alla pratica
  • Coltivare la mia passione per la fotografia
  • Rileggere le riflessioni nel tempo per notare i cambiamenti del mio sentire
  • Ricordare e collezionare con maggiore chiarezza gli eventi vissuti durante questi 2 mesi
  • Condividere la costanza della pratica meditativa informale con chi ha partecipato ai miei corsi
  • Passare più tempo “di qualità” insieme a me stessa

Nel caso avessi piacere di condividere con me la tua personale esperienza sentiti libero di contattarmi. Per lasciare spazio alle tue impressioni, non mi dilungherò oltre con altre considerazioni.

Galleria immagini #56giornidiconsapevolezza

 

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Disturbi psicosomatici

2 Dicembre 2017 by Laura Calosso Leave a Comment

Somatizzazione, tra stress e quotidianità

Ora ti invito a dedicare un momento per rispondere alle seguenti domande:

Psicosomatica e Pnei lo dimostrano : una maggiore consapevolezza emotiva e corporea, aiuta a superare problemi di somatizzazione dovuti ad ansia e stress. 1. Consideri frenetica la tua quotidianità?
2. Riesci a ritagliare un momento quotidiano per te?
3. Vorresti che le giornate avessere più ore per fare tutto con più calma?
4. Hai perso la motivazione o l’interesse nelle tue attività quotidiane?
5. Ti sembra di risentirne sia a livello fisico che psicologico?
6. Ti hanno mai diagnosticato un disturbo psicosomatico o non hanno individuato la causa di un tuo malessere fisico?

 

Se hai risposto Sì ad almeno una di queste domande sei nel posto giusto e ti consiglio di continuare a leggere questo articolo.

 

I disturbi psicosomatici

Lo sapevi che ad oggi è stato dimostrato che la reazione prolungata allo stress è una delle cause principali per l’insorgere di malattie?

Si tratta di disturbi provocati dall’attivazione del sistema di allarme del nostro organismo.

Sono difficili da individuare ma non meno reali di tutti gli altri disturbi, e sono strettamente legati al nostro atteggiamento e stile di vita.

Spesso chi soffre di problemi psicosomatici presenta sintomi fisici a cui la medicina non sa attribuire una causa biologica. Sono diffusi i casi di chi presenta continui problemi gastrointestinali, eruzioni cutanee, asma e altro.

La mente incarnata

È stato dimostrato scientificamente che i fattori psicologici e ambientali hanno un ruolo fondamentale nell’insorgenza delle malattie fisiche. Esse sono, infatti, il risultato di un complesso insieme di fattori biologici e psicologici in continua relazione tra loro e con una realtà ambientale e sociale in grado di modificarne gli equilibri.

Somatizzazione ed emozioni

Oggi è stato dimostrato ciò che G.C. Jung affermava agli inizi del Novecento :

“un cattivo funzionamento della psiche può fare molto per danneggiare il corpo e allo stesso modo una malattia somatica può danneggiare la psiche”.

Gli studi di Psicosomatica e Pnei (Psiconeuroendocrinoimmunologia) affermano che la tendenza a somatizzare sia più diffusa in coloro che hanno difficoltà a esprimere le proprie emozioni (Bagnoli A., 2014).

Proprio per dare voce alla sofferenza della persona è importante che un intervento psicologico integri i piani corporeo, emotivo e mentale, così da sfruttare la complessa influenza tra ciò chiamiamo mente e corpo.

Cosa fare?

Una maggiore consapevolezza emotiva e corporea, aiuta a superare problemi di somatizzazione. Ogni sintomo porta con sè un messaggio. Con l’aiuto di un professionista potrai trovare sostegno nel tuo percorso, utilizzando anche tecniche di respirazione, di rilassamento (come il Training Autogeno) o esercizi di di consapevolezza corporea ed emotiva (ad es. di Mindfulness).

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Filed Under: Disturbi Psicologici Tagged With: asma, consapevolezza corporea, consapevolezza emotiva, disturbi digestivi, Disturbi Psicosomatici, disturbi somatici, eruzioni cutanee, mente e corpo, Mindfulness, sostegno psicologico, training autogeno

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Dott.ssa Laura Calosso
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