
 🌍
In occasione del Seminario Nazionale “INFANZIE MOVIMENTATE – Buone prassi di ricerca pedagogica e progettazione nei contesti di emergenza per minori stranieri non accompagnati” che si terrĂ a Genova il 5-6 Aprile 2018, il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’ UniversitĂ degli Studi di Genova ha organizzato un concorso fotografico.
Infanzie Movimentate:
il concorso fotografico
In continuità con la Mission del seminario, il concorso si pone quale mezzo di ricerca psico-pedagogica circa la dimensione del minore all’interno del flusso migratorio, mediante il linguaggio evocativo della fotografia.
I minori stranieri non accompagnati costituiscono una parte sempre più importante dei movimenti migratori e questo scopre risvolti critici ancora poco considerati.
Il concorso ha l’intento di volgere finalmente l’attenzione sugli indifesi del fenomeno migratorio, su quei bambini e quelle bambine che non solo vivono la separazione e la difficoltà di essere stranieri in una terra che non conoscono ma soprattutto sono minori, quindi soggetti che vedono negato il proprio diritto all’infanzia.
Ritrovarsi: il viaggio interiore del bambino migrante
👇
In particolare ho voluto focalizzare l’attenzione sugli aspetti di trasformazione interiore del bambino migrante:

Il percorso del bambino migrante ha inizio da memorie e sensazioni di un’abitazione ormai lontana. Il suo bagaglio interiore è fatto di colori, suoni e profumi della propria terra d’origine. Ogni cosa era familiare a un passo da casa, anche le difficoltà quotidiane. 

La certezza di quei 3 gradini, l’incertezza del prossimo passo.

Nel lungo cammino migratorio, il bambino attraversa ore di silenzi e chilometri di spazi sconosciuti. Momenti di solitudine ben diversi da quelli a cui era abituato. L’esperienza del viaggio lo confronta con un violento cambio di prospettiva. Attraverso il mondo, il bambino dovrà affrontare le radicali mutazioni del proprio universo interiore.

Il bambino migrante, prematuramente sradicato dal proprio terreno d’origine, dovrà ripartire da sé. Egli affronterà ogni sottile sfumatura del termine solitudine, esplorando la differenza tra l’essere solo e il sentirsi insieme a sé stesso, fino a costruirsi una nuova identità .