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Dott.ssa Laura Calosso | Psicologia Creativa

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fobie

Elaborare memorie con l’EMDR

22 Febbraio 2019 by Laura Calosso Leave a Comment

Elaborare memorie con l’EMDR

Elaborare memorie “congelate”

Cercherò di spiegarti nel modo più semplice possibile cosa succede al nostro cervello quando viene esposto a uno stress estremamente intenso, avviene qualcosa di simile a un black-out: la memoria di quel momento resta come “spenta” e “congelata” nel sistema, restando intrappolata e separata dal resto della rete.

Questo sistema nasce come difesa, ma sul lungo termine può avere effetti collaterali che si traducono in sintomi.

Non potendo più accedere a questa informazione intrappolata nella rete, il nostro cervello non sembra più essere in grado di elaborarla tra le esperienze della nostra vita. Sembra che proprio questa “inattività” della memoria sia una delle cause scatenanti della psicopatologia.

I ricercatori hanno scoperto un metodo per “scongelare” e quindi sbloccare queste memorie, a partire dai movimenti oculari, associati ad una precisa metodologia.

In questo modo il naturale sistema di elaborazione del nostro cervello si riattiva, creando nuove connessioni con quella memoria che all’epoca non avevamo avuto la possibilità di elaborare. Questo può essere avvenuto perché abbiamo vissuto qualcosa di davvero troppo traumatico per essere assimilato in quel momento oppure perché eravamo bambini e non avevamo ancora le risorse effettive per farlo.

L’effetto del trattamento è la desensibilizzazione di ricordi disturbanti e dei sintomi ad esso associati.

Quindi cos’è l’EMDR?

La desensibilizzazione e rielaborazione di memorie traumatiche attraverso i movimenti oculari

L’E.M.D.R. (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico ideato da Francine Shapiro nel 1989, utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress.

L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo. Questa metodologia sfrutta movimenti oculari alternati (o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra), per ristabilire e riattivare il naturale sistema di elaborazione della memoria, attraverso l’attivazione simultanea di entrambi gli emisferi cerebrali.

Questo avviene mentre siamo totalmente coscienti di ciò che stiamo vivendo (non si tratta di un’ipnosi) e risulta efficace a prescindere dal tempo trascorso da quel determinato evento.

Quando è utile

È utile in caso di problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

Si è, inoltre, dimostrata l’efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie incluse la depressione, l’ansia, le fobie, disturbi alimentari, il lutto acuto, i sintomi psicosomatici e le dipendenze.

Questo perché spesso lo sviluppo della sintomatologia è associato a eventi di vita non elaborati.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

Si sente che veramente il ricordo dell’ esperienza traumatica fa parte del passato e quindi viene vissuta in modo distaccato. Le persone in genere riferiscono che, ripensando all’evento, lo vedono come un “ricordo lontano”, non più disturbante o pregnante dal punto di vista emotivo.

Sei stato coinvolto in prima persona in una situazione che hai vissuto in modo traumatico? Con la mia formazione in EMDR posso aiutarti a lasciare il passato nel passato, contattami per un primo colloquio.

Di seguito alcune testimonianze

https://vimeo.com/134528815

Quali sono gli effetti dell’EMDR?

Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico hanno una desensibilizzazione, perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento. L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.
L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette al paziente, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva che avviene, di cambiare prospettiva.

Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperattivazione del sistema neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che la persona discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.

https://vimeo.com/135788065
Ad oggi l’EMDR viene applicato sia per le grandi catastrofi ed emergenze,
che per traumi relazionali. Come evidenziato dalla testimonianza dei pazienti che hanno provato il metodo EMDR, L’esperienza è usata in modo costruttivo dall’individuo che pur mantenendo il ricordo traumatico, non lo percepisce più come tale.

Bibliografia
www.emdr.it

Filed Under: Psicologia e Benessere Tagged With: Ansia, attacchi di panico, catastrofi naturali, disturbo da stress post-traumatico, EMDR, emdr italia, fobie, psicotraumatologia, Stress, terremoto, trauma

Ansia e fobie

23 Marzo 2018 by Laura Calosso Leave a Comment

Ansia e fobie

L’ansia è una condizione umana.

Prima di inoltrarti nella descrizione dei principali disturbi d’ansia ti invito a riflettere sul fatto che tutti noi possiamo riconoscerci in alcuni dei tratti descritti di seguito, senza soffrire di un vero e proprio disturbo.

Un moderato livello d’ansia può dimostrarsi vantaggioso per la nostra riuscita personale e professionale.

Il problema sorge quando la nostra vita ne risulta sopraffatta,
limitandoci ai margini della nostra esistenza.

Se stai iniziando a limitare la tua vita per evitare le situazioni che ti suscitano ansia e/o stress, sappi che esistono diversi metodi e tecniche specifiche per affrontare e trattarla.

Non cadere nella tentazione di dare un’etichetta al problema che ti riguarda e chiuderti alla possibilità di uscirne. Inizia piuttosto a renderti consapevole del fatto che, come è successo a te, anche altre persone ne hanno sofferto e ne sono uscite.

La buona notizia è che puoi reagire a ciò che ti sta accadendo (o aiutare la persona a te casa alla quale sta succedendo).

Il coraggio non è assenza di paura, ma non è altro che paura sostenuta dal respiro

Senti il bisogno di un sostegno per gestire l’ansia? Contattami per un primo appuntamento

I principali disturbi d’ansia sono

Fobia specifica

Una fobia specifica si caratterizza come un vissuto di paura e/o ansia eccessive e marcate verso un oggetto o una situazione particolare. 

Tra le fobie più diffuse vi sono quelle per: animali (ragni, insetti, cani, ecc..); ambienti naturali (altezze, temporali, acqua, ecc..); sangue e ferite (aghi, trattamenti medici invasivi, ecc..); spazi chiusi (aeroplani, ascensori, trasporti e luoghi senza via di fuga immediata, ecc..).

Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)

La fobia sociale è caratterizzata da una marcata o intensa paura e/o ansia relativa alle situazioni sociali, in cui l’individuo può essere esaminato dagli altri o teme di essere giudicato negativamente. Le persone che soffrono di questo disturbo tendono a ritirarsi ed evitare le interazioni con gli altri (ad esempio evitano di mostrarsi, parlare o esibirsi in pubblico, partecipare ad eventi collettivi, ecc..)

Attacchi di panico

Gli attacchi di panico possono originarsi sia in seguito a eventi attesi e/o temuti, sia senza che vi sia un elemento scatenante chiaro. L’attacco di panico si avverte con la comparsa di paura o disagio improvvisi e intensi, in cui si verificano quattro (o più) dei seguenti sintomi:

  1. Palpitazioni o tachicardia
  2. Sudorazione intensa
  3. Tremori
  4. Dispnea o sensazione di soffocamento
  5. Sensazione di asfissia
  6. Dolore o fastidio al petto
  7. Nausea o disturbi addominali
  8. Sensazioni di vertigine o di svenimento
  9. Brividi o vampate di calore
  10. Parestesie (torpore o formicolio)
  11. Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (sentirsi distaccati da sé stessi)
  12. Paura di perdere il controllo
  13. Paura di morire

Una persona che manifesta frequenti attacchi di panico inaspettati (per cui non sembra esserci un chiaro elemento scatenante) può sviluppare quello che viene definito disturbo di panico.

Agorafobia

Si definisce agorafobia una marcata paura o ansia relativa a due (o più) delle seguenti situazioni:

  1. Utilizzo dei trasporti pubblici (autobus, treni, metro, ecc..)
  2. Trovarsi in spazi aperti (parcheggi, mercati, ponti, ecc..)
  3. Trovarsi in spazi chiusi (teatri, negozi, cinema ecc..)
  4. Stare in fila oppure tra la folla
  5. Essere fuori casa da soli

La persona tende ad evitare queste situazioni perché teme che possa avvenire qualcosa di terribile, che sia difficile fuggire oppure che potrebbe non essere disponibile il soccorso nel caso in cui dovessero sentirsi male. Le situazioni quindi vengono evitate o richiedono la presenza di un accompagnatore, o vengono sopportate con paura e/o ansia intense. L’evitamento può diventare talmente grave che la persona si ritrova costretta in casa.

Per approfondire il tema potrebbe interessarti anche l’articolo riguardante come lasciare andare ansia e stress.

Ti capita di vivere sintomi come quelli descritti ? Contattami per un primo appuntamento

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Filed Under: Psicologia e Benessere Tagged With: agorafobia, Ansia, ansia da prestazione, Ansia e Stress, attacco di panico, consulenza psicologica, Disturbi d'Ansia, fobia sociale, fobia specifica, fobie, lasciare andare ansia e stress, Stress, studio di psicologia

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