… sostenere persone che, per diverse ragioni, vivono un momento difficile e hanno deciso di prendere in mano la propria vita per stare meglio con se stessi e gli altri.
Durante la mia ultima visita al Tate Modern di Londra, ho acquistato questo piccolo libro dal titolo “Everyone is creative” (tradotto “Tutti sono creativi”, scritto da Michael Atavar). Sfogliandolo, in un momento di pausa nel mio studio, mi sono soffermata su questa pagina che, per me, è stata di grande ispirazione:
“Often it’s helpful just accept that you are lost”
che tradotto significa
“Spesso è utile accettare che ti sei perso”
Ecco, io credo che questo atto di umiltà con se stessi sia fondamentale per permettersi di ripartire da qui e iniziare un nuovo processo di adattamento creativo.
La sofferenza può manifestarsi in diverse forme.
Qualunque sia la sintomatologia, ricorda che tu non sei i tuoi sintomi.
La diagnosi non deve diventare un’etichetta con la quale identificarsi,
quanto piuttosto un punto di partenza per capire cosa ti sta succedendo.
Nessuna diagnosi è davvero definitiva
Come affermava il fondatore della Psicoterapia della Gestalt:
Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo, del modo in cui produci i tuoi sintomi, del modo in cui produci la tua malattia, del modo in cui produci la tua esistenza – al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso – allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione”.
Fritz Perls
I principali ambiti di cui mi occupo sono
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Ansia e fobie
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Attacchi di panico
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Trauma
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Depressione
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